Un’amara vittoria

8 March 2006 at 16:57 Leave a comment

Oggi ho ricevuto, tramite la mia organizzazione d’invio, una comunicazione da parte dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con le disposizioni per i volontari, il cui contenuto mi lascia interdetto. Ne riporto il testo che commenterò più sotto.

ELEZIONI POLITICHE DEL 9 E 10 APRILE 2006 PERMESSI STRAORDINARI AI VOLONTARI IN SERVIZIO PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO.

ELEZIONI POLITICHE DEL 9 E 10 APRILE 2006 –
PERMESSI STRAORDINARI AI VOLONTARI IN SERVIZIO PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO.

In occasione delle prossime elezioni indette per il 9 e 10 Aprile, onde consentire ai volontari in Servizio Civile impiegati in Italia l’esercizio del diritto di voto, gli Enti concederanno agli stessi permessi straordinari in conformità alle disposizioni di cui alla Circolare 30/9/2004 art. 10.3 e più precisamente:
– permesso di un giorno per i volontari residenti da 50 a 300 km di distanza dal luogo di servizio;
– permesso di due giorni per i volontari residenti oltre 300 km di distanza dal luogo di servizio.

Ai volontari in Servizio Civile impiegati al di fuori del territorio nazionale che volessero rientrare in Italia per esercitare il diritto di voto, gli Enti concederanno permessi straordinari nelle seguenti misure:
– permesso di un giorno per votare + due giorni di viaggio ai volontari impegnati in progetti in Europa;
– permesso di un giorno per votare + quattro giorni di viaggio ai volontari impegnati in progetti in paesi extra europei.

I giorni di permesso concessi sono da computare come giorni di servizio prestato e non andranno decurtati dai giorni di licenza spettanti.

L’UNSC (UFFICIO NAZIONALE PER IL SERVIZIO CIVILE) provvederà al rimborso del costo del biglietto a domanda degli interessati alla quale dovrà essere allegato oltre il titolo di viaggio anche la copia della tessera elettorale con timbro attestante l’avvenuto esercizio del diritto di voto.

La circolare è del 30/09/2004. Non ci sono scuse per la disinformazione con cui mi sono scontrato. L’USCN ha impiegato un mese per scoprire l’acqua calda.

Dobbiamo provvedere all’acquisto del biglietto. Se a me questo non crea grandi problemi, per un volontario in Sud America o in Sri Lanka significa investire migliaia di Euro. Sono convinto che la maggioranza dei volontari non andrà a votare, anche perché c’è chi è ancora in attesa di un rimborso di settembre.

Non votiamo dall’estero. Se tutti andassero a votare l’ammontare dei rimborsi dei titoli di viaggio sarebbe di centinaia di migliaia di Euro, una spesa a carico degli italiani che si potrebbe e si dovrebbe risparmiare.

Tomaso

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L’esperienza insegna Conferme

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